abbiamo un sogno
L’UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO

   Berlusconi, il piduista non pentito (tessera P2 n. 1816), pregiudicato con sentenze passate in giudicato e sfuggito alla giustizia grazie ad amministie, prescrizioni e leggi ad personam confezionate dai suoi dipendenti durante il governo da lui presieduto, colui che approfittando del proprio strapotere televisivo è andato al potere per salvare se stesso e le sue aziende, il Presidente del Consiglio del peggiore governo della Repubblica, l’imprenditore “prestato” alla politica che ha reso ridicolo il Paese in tutte le sedi internazionali, si è indignato per le frasi di Prodi riportate in un libercolo di Bruno Vespa, in cui verrebbe definito dal Professore un “Prepotente”.
  Indignazione legittima, ma solo perché prepotente è una definizione riduttiva se riferita ad un individuo la cui impudenza non ha limiti, capace di affermare senza arrossire il contrario di ciò che è evidente a tutti e di imporre, con l’arroganza che gli deriva da un potere economico dalle oscure origini, descrizioni e ricostruzioni della realtà che fanno a pugni con ogni più elementare principio di logica.
  Impudenza e arroganza che continuano a rappresentare un pericolo per la democrazia del nostro Paese in misura ben maggiore da quello rappresentato da Mafia, ‘ndrangheta e Camorra, che sono fra l’altro efficienti conduttori di voti forzaitalioti.
  Neutralizzare Berlusconi è ancora la principale emergenza democratica dell’odierna Italia Repubblicana, emergenza di fronte alla quale coloro che hanno a cuore la libertà dovrebbero anteporre i propri interessi contingenti.
  Perché Berlusconi e la democrazia sono estranei ed incompatibili.