il grande vecchio della strategia della tensione
Francesco KoSSiga


   In un’intervista rilasciata ad Andrea Cangini per “Il Giorno/Resto del Carlino/La Nazione” del 23/10/2008 rintracciabile anche all’url http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406, Francesco KoSSiga, ex Presidente della Repubblica Italiana, ed ex ministro degli Interni negli anni in cui molti militanti della sinistra venivano ammazzati nelle piazze, chiarisce quelli che per molti erano dei sospetti e che alla luce delle sue dichiarazioni diventano delle certezze: egli fu il mandante di quei disordini che provocarono la morte di Giorgiana Masi e dei tanti ammazzati e feriti dai suoi agenti provocatori.
  Nell’intervista, il boia Cossiga, consiglia all’attuale ministro dell’interno di usare il suo metodo, infiltrando il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città in modo da potere poi, con il consenso di un’opinione pubblica spaventata, scatenare contro gli studenti le forze dell’ordine che non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
  Su che razza di schifoso fascista e reazionario fosse Cossiga, non abbiamo mai avuto alcun dubbio, mai ci saremmo aspettati che apertamente ammettesse di aver commesso dei crimini che, in un “Paese normale” porterebbero chiunque all’incriminazione.
  In Italia, invece, un Paese governato da uno che è stato iscritto ad una associazione eversiva come la P2 della quale sta attuando il programma, il consiglio di utilizzare provocatori per creare disordini è stato prontamente seguito. Ieri a Roma, un gruppo di neofascisti protetti dalla polizia è arrivato con un camion carico di bastoni Fin dentro Piazza Navona ed ha aggredito gli studenti che manifestavano pacificamente. solo dopo il pestaggio fascista, quando i manifestanti hanno accennato ad un minimo di autodifesa, gli agenti sono intervenuti picchiando però soprattutto gli aggrediti.
  A rendere più inquietante il tutto, in un video postato su YouTube si nota uno del gruppo degli aggressori che durante gli scontri si tiene in disparte e lo si vede poi conversare amabilmente con un poliziotto. Lo stesso individuo, lo si vede anche mentre si affaccia da una camionetta della polizia.
  Il video, anche se è stato più volte prontamente rimosso , è stato già più volte “ripostato” da altri utenti che lo avevano salvato.
  Gli avvenimenti di Roma, insieme alle ultime dichiarazione del ministro Maroni che annunciano la denuncia per coloro che occuperanno le scuole, hanno chiaramente l’obiettivo di alzare la tensione nel senso indicato da Cossiga. Evidentemente Maroni ed il governo di Berlusconi (tessera P2 n. 1816) intendono seguire le indicazioni del boia di Gladio.

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