Polanski libero

Non ci riferiamo all’ormai vecchia vicenda del processo americano che coinvolse Polanski nel 1977, ma alla libertà del regista che gli ha permesso di girare un bellissimo “Carnage”, il film presentato in Concorso alla 68a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Film esemplare, ambientato, quasi per intero, nella stanza di una casa newyorkese, con un ritmo teatrale e attori degni di questo nome. La storia è semplice e non ve la anticipo, ma è la declinazione a farne un esempio di magistralità.
Polanski ci svela, meglio di tanti psicologi, sociologi e tuttologi televisivi, quanta barbarie vi sia nell’animo umano, quanta volgarità e rozzezza si annidi e nasconda anche sotto le sembianze del perbenismo ipocrita e piccolo borghese della middle-class americana che non è dissimile a quella europea. Si ride anche, ma… divertendo istruisce.
Assolutamente da non perdere.