il bacarozzo schifoso non voterà
RUTELLI COME BUTTIGLIONE E PEGGIO DI FINI


   C’era da aspettarselo.
  Il pariolino Rutelli Francesco, ributtante esempio di bastardo frutto della commistione delle più ignobili specie del doppiogiochismo italico, ha reso nota la sua scelta: sui referendum sulla “procreazione assistita” si comporterà come il talebano cattolico Buttiglione, ponendosi più a destra di Fini.
  Chi conosce Rutelli da tempo, non si stupisce più di tanto della sua scelta. Rutelli, sin dai tempi della sua militanza nel Partito Radicale, di cui è stato anche segretario, si è sempre distinto per la spregiudicatezza delle sue scelte, sempre avulse da qualsiasi convincimento che non fosse dettato dall’opportunismo finalizzato al successo della sua carriera politica.
  La sua smisurata ambizione e il suo innato trasformismo, lo hanno traghettato dalle posizioni libertarie più estreme a quelle conservatrici più retrive, dall’antiproibizionismo alle posizioni “muccioliane”, dalla difesa dell’aborto alla difesa dell’embrione, dall’anticlericalismo all’inchino al Papa, dalle posizioni di Pannella a quelle di Buttiglione.
  È il momento di chiedersi cosa ci sta a fare uno così tra le file dei “progressisti”.  È il momento di chiedersi, quanta distanza separa il “cristiano rinato” Rutelli dal comune sentire di chi si identifica con lâ’area opposta alla destra clericofascista attualmente al potere.  È il momento di chiedersi quali problemi insorgerebbero nel momento in cui un personaggio simile si ritrovasse nell’area di un governo progressista.
  È giunto il momento di disinfestare l’area progressista dai bacarozzi come Rutelli, che non differentemente dai Buttiglioni vari, vorrebbero l’Italia provincia vaticana.
  Con l’aggravante che Buttiglione almeno è convinto che Dio esiste, Rutelli probabilmente no.

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