taglia nazileghista sugli assassini del benzinaio di Lecco
VIVI O MORTI

    L’iniziativa nazipadana della taglia di 25 mila euro sugli assassini del benzinaio di Lecco, non dovrebbe stupire più di tanto.
    Sin dalla sua nascita, infatti, la Lega Nord, si è distinta nel portare alla luce gli umori più disgustosi del ventre molle di questo Paese.
    Da sempre, i discorsi dei nazileghisti padani, sono gli stessi che capita di sentire negli intervalli delle discussioni sportive nei bar dello sport delle periferie urbane degradate.   Quando la realtà  viene letta senza essere filtrata da filtri culturali adeguati, la parte più selvaggiamente umorale degli individui ha il sopravvento sulla ragione.
    Una classe politica responsabile, ha il dovere di guidare il paese facendo appello alla ragione ed ai valori più nobili e civili della società , evitando di cavalcare per per fini di parte gli istinti bestiali che in alcune situazioni possono emergere.
    Ma la classe politica che governa l’Italia, è andata al potere proprio utilizzando le più basse debolezze del Paese, accarezzandone i bubboni, solleticandone le piaghe e mixando il tutto per mezzo delle tecniche pubblicitarie di cui sono maestri i propagandisti di Forza Italia, il partito di maggioranza nato da una costola di Mediaset.
    Ed è proprio Berlusconi Silvio (tessera P2 n. 1816), l’infezione di questo Paese, un individuo che sta trascinando a fondo l’Italia per garantire i propri interessi, un individuo nel cui passato non è possibile trovare alcunchè di limpido, uno che si è sempre circondato di gente che quando non è servile, mediocre o opportunista, è guidata da logiche che rientrano nel campo della ricerca psichiatrica.
    Per questo, se riusciremo ad uscire indenni da questa infezione, sarà  necessaria una profonda disinfestazione di tutto il paese, quella disinfestazione, che circa un decennio fa, aveva iniziato a fare la magistratura quando ancora la malattia pur essendo già  in fase avanzata, non aveva la virulenza che si è poi manifestata.
    La malattia allora era il Caf.
    La peste odierna è la Cdl.
    Speriamo di sopravvivere e riuscire una volta per tutte a vaccinare l’Italia.

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