tentata censura ad Indymedia
LA PROCURA DI ROMA ALLE CROCIATE

   Nei giorni scorsi, il pubblico ministero della procura di Roma, Salvatore Vitello, spulciando le informative della Digos aveva compreso il motivo per cui da qualche tempo le ostie consacrate che tutte le mattine assume per collezionare punti per il paradiso, gli restavano sullo stomaco: sul sito di quegli screanzati di Indymedia si trova un fotomontaggio del suo Papa, Benedetto XVI Ratzinger, in divisa da nazista.
  Anche il Gip Marco Patarnello, recentemente aveva avuto delle premonizioni. Per diversi notti di seguito aveva sognato il suo santo protettore in lacrime davanti ad un computer. Anch’egli venuto a conoscenza del misfatto che si consumava su Indymedia ha capito.
  Indi, i due, dopo aver recitato l’atto di contrizione, hanno fatto il loro dovere di buoni cattolici: hanno censurato il sito incriminato.
  In realtà, ancora non riescono a digerire in pace le ostie consacrate che quotidianamente inghiottono, perché, purtroppo per loro, internet non è facilmente oscurabile ed il sito che procura loro tanto fastidio non è alla portata delle loro grinfie censorie, in quanto si trova su un server fuori dal territorio italiano.
  Hanno fatto partire una rogatoria internazionale.
  Nell’attesa si sono stretti il cilicio.

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