SOGNI STRANI

Ho fatto un sogno: in uno slargo, direi un piazzale, dalla tettoia di un rifornimento di benzina, appeso per i piedi, a testa in giù pendeva un cadavere.
Nel sogno, mi sono avvicinato per guardarlo meglio. Si trattava di un individuo di piccola statura che indossava ancora delle scarpe di quelle che indossano coloro che vogliono apparire più alti di quel che sono. In vita, doveva essere stato affetto da una strana forma di calvizie, in quanto, nella parte centrale del cranio, aveva una strana peluria che sembrava appartenere ad una diversa parte del corpo.
Sul volto aveva un ghigno singolare che ambiguamente ricordava uno di quei sorrisi rassicuranti tipici dei piazzisti che vogliono venderti la loro merce.
A qualche distanza, un gruppo di giovani prostitute litigavano spartendosi non vedevo bene cosa.
Più che addolorate sembravano dispiaciute. Nel sogno, ricordo che una di loro aveva esclamato: “Sono così abituata a via dell’Olgettina. Chissà dove dovrò andare ad abitare adesso!”.
Poi di colpo mi sono svegliato. Mi ero addormentato davanti alla tv.
Sullo schermo, con atteggiamento rassicurante, il premier Enrico Letta diceva che il governo va avanti per il bene del Paese come è anche negli auspici del Capo dello Stato.
Proprio vero: a volte addormentandosi davanti alla tv si fanno proprio dei sogni incomprensibili.

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