CUCINA PADANA

Secondo dati dell’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente, ogni anno in Italia sono almeno 6-7mila i gatti “allevati, cacciati o semplicemente uccisi a scopo alimentare, il 10% di tutti i gatti scomparsi ed abbandonati”.
I gatti, che “vengono cucinati prevalentemente in umido con la polenta o arrosto”, non vengono mangiati da persone che uccidono il gatto del vicino o danno la caccia ai mici randagi perché altrimenti muoiono di fame, ma perché ciò fa parte della tradizione culinaria “padana” ancora radicata in alcune zone dell’Italia del centro-nord ed in particolare in Veneto con epicentro nelle zone di Vicenza e Verona, ma anche nelle province che stanno ad est della Lombardia (Bergamo, Brescia e Mantova) e in alcune zone del Piemonte e dell’Emilia Romagna”.
Sia quindi chiaro a coloro che dopo la “secessione” del “nord” da Roma intendono avere a pieno titolo la cittadinanza “padana”, che oltre ad imparare a cucinare l’orso, che è da riservarsi per i pranzi delle grandi occasioni, devono anche saper preparare, per i pranzi domenicali, anche delle pietanze a base di gatto.
Il tutto preferibilmente cotto nell’acqua del Po.

  2 comments for “CUCINA PADANA

Comments are closed.