duello Berlusconi Prodi
IL CAVALIERE È COTTO

Duello Berlusconi Prodi
   Se quelle regole per il dibattito, adottate in quell’America che il Cavaliere apprezza solo negli aspetti che gli fanno comodo, bloccano il piazzista che è in lui, rendendolo incapace di riproporre il sogno fantastico che ha venduto ai suoi elettori, Berlusconi (tessera P2 n. 1816) si inceppa, annaspa, si incazza.
  È ciò che è accaduto al dibattito televisivo che lo ha opposto a Prodi.
  Ha riproposto la solita tiritera sulla presunta eredità disastrosa lasciatagli dal centrosinistra, ha dato troppe cifre, sbagliate, è ricorso ai soliti luoghi comuni sulle divisioni del centrosinistra.
  Il rispetto di regole precise ed uguali per tutti, lo ha costretto a stare sulla difensiva, mostrando con evidenza un disagio che ha cercato di dissimulare anche scrivendo numeri e disegnando linee e quadrati sui foglietti che aveva sul tavolo.
  Alla fine, ha sbagliato anche telecamera, ed ha sforato sul tempo non riuscedo a terminare il suo discorso.
  Non gli sono mancati comunque gli estimatori fra i quali, oltre al solito Emilio Fede, ci piace ricordare anche Fiamma Nirenstein e Paolo Guzzanti. Tre casi clinici.

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