“Negli ambienti della Rai ci sono ancora oggi dirigenti che sono stati messi dalla Sinistra e che quindi rispondono a logiche di sinistra”.
Le notizie in televisione bisogna farle dare da “conduttori più gradevoli di adesso”.
“Mussolini sbagliò, non c’è¨ dubbio, ma quando era al potere lo Stato era più presente di quanto non lo sia adesso. Aveva dato, e in questo è stato l’unico, un senso di patria al Paese, che non c’era prima e non c’è stato neanche dopo”.
Queste tre incredibili esternazioni sono del senatore Dell’Utri.
Ma non sono una novità. L’8 aprile 2008 aveva già dichiarato: se vinceremo le elezioni, i libri di storia saranno revisionati “Sono condizionati dalla retorica della Resistenza, li riscriveremo”.
Dell’Utri, l’11 dicembre 2004 è stato condannato in primo grado dalla V sezione penale del Tribunale di Palermo a 9 anni di reclusione più 2 anni di libertà vigilata più l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione mafiosa e il suo coimputato Gaetano Cinà, uomo d’onore della famiglia di Malaspina, a 7 anni per associazione mafiosa; i PM avevano chiesto 11 anni per Dell’Utri e 9 per Cinà. I 9 anni vanno ad aggiungersi ai 2 anni, rimediati in primo grado a Milano, per tentata estorsione e ai 2 anni e 6 mesi definitivi, rimediati a Torino, per le false fatturazioni e frodi fiscali di Publitalia.
Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi, è l’ideatore e fondatore della Fininvest/Mediaset e di Forza Italia.
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DELL’UTRI RIVALUTA MUSSOLINI”