fascisti carogne tornate nelle fogne
IL VIZIO DI PROIBIRE

   Questi porci fascisti non cambiano mai.
  Nonostante tentino di riverniciarsi da democratici, la loro intima essenza reazionaria, autoritaria, repressiva, spunta sempre fuori.
  Fini, il capo delle camicie nere mascherate col doppiopetto, finisce la legislatura del governo più vergognosamente immondo della storia della Repubblica, come propugnatore di una normativa sulle droghe espressione del più becero istinto fascista e repressivo.
  Con la nuova normativa cade la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, tra marijuana ed eroina, tra consumatore e spacciatore. Lo stato impone la sua visione morale.
  La mafia, da sempre sostenitrice della destra e dei proibizionismi, ringrazia.
  Noi da parte nostra, ricordando con piacere il tracollo dell’ultimo “statista” che in Italia aveva imposto una legge liberticida sulle droghe, auguriamo a Fini ed ai suoi sodali, il vomitevole Carlo Giovanardi in testa, un destino altrettanto adeguato.

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