Come siamo contenti di pagare la benzina al prezzo più alto in Europa.
Come siamo felici di pagarla con lo sconto, di pochi miseri centesimi, quando usiamo i self-service.
Stiamo lì in coda, educati, ad aspettare il nostro turno e c’è un motivo.
Non ci lamentiamo di pagare, educatamente, la benzina più cara d’Europa, in coda, con le mani che puzzano di pompa e prepariamo felici i nostri tesserini per la raccolta dei punti anzi, sembriamo più interessati ai punti più che alla benzina.
Come sono belli i punti che ci regalano, cosi dicono, dicono che ce li regalano , sono punti omaggio e noi ci siamo abituati. Senza punti non è più vita, tutti ci danno dei punti omaggio da raccogliere con le tessere, al supermercato, nei negozi ed anche al bar o all’autolavaggio. Una volta non era così, i punti li davano solo al pronto soccorso, era una roba da dottor House , dovevi buttare sangue per averli.
Come è bello il catalogo dei premi, tutto a colori, profuma di vernice, ci sono regali per tutti, anzi per tutte le tasche, di punti si intende. Puoi avere l’asciugacapelli, il tostapane, la racchetta da tennis o il peluche e con 10.000 punti puoi avere la mitica mountenbike o un favoloso tv color HD.
Bastano 860 punti punti per avere un bellissimo stupido servizio di 4 tazzine e piattini con la scritta pubblicitaria di una famosa casa di caffè alla quale fai pubblicità quando offri un caffè a qualcuno.
Ma non bastano 10 milioni di punti per mandare a casa il Cavaliere, non basta tutta la stramaledetta benzina più cara d’Europa per un totale di 10 milioni di punti per mandarlo a casa, ce ne vogliono così tanti che nessuno ci arriva , nemmeno i camionisti, nemmeno i comunisti. E allora gettiamola sul fuoco questa benzina, chissà …