SCONFITTA PER I CENSORI DEI BLOG

   I giudici della Corte di Cassazione hanno sentenziato che i blog non hanno alcuna necessità di essere registrati come testata giornalistica, che di conseguenza non sono “stampa clandestina” e che non hanno bisogno di un “direttore responsabile” iscritto alla corporazione (creata nel 1925 dal regime fascista) dei giornalisti.

  La sentenza cassa le decisioni reazionarie e fasciste con le quali, nel 2008 il Tribunale di Modica e nel 2011 la Corte d’Appello di Catania, avevano condannato il blogger siciliano Carlo Ruta, in seguito ad una querela per diffamazione da parte del procuratore della Repubblica di Ragusa Agostino Fera, per aver pubblicato sul suo blog “Accade in Sicilia” alcuni documenti relativi all’assassinio del giornalista Giovanni Spampinato, ucciso a Ragusa nel 1972 a soli 22 anni.

  Si tratta di una battaglia vinta.  Ma la guerra ai blogger dichiarata dai censori di ogni sorta continua come è dimostrato da una dichiarazione in proposito rilasciata il 30 aprile dalla Ministro della Giustizia del governo dei banchieri, Paola Severino.

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