Scoperte cellule xenofobe

Come ogni giorno posteggio l’auto prima andare al lavoro,  non è un posteggio pubblico ma c’è un posteggiatore abusivo handicappato al quale, ogni giorno, consegno un euro per il suo silenzio. So che si fa vedere solo al mattino e torna dalle 13,00 in poi per incassare quei pochi euri che gli permettono di stare al bar, a consumare.

Oggi è un giorno speciale, è un giorno diverso dagli altri, ancora non lo so, mentre mi avvio verso l’auto  con lui che mi segue come un segugio. Nemmeno  lui sa che è un giorno speciale,  lo scopriamo insieme, anzi , io per primo,   gli indico il finestrino destro anteriore: è rotto. Schegge di vetro dentro l’auto, rabbia dentro e fuori.

Chiedo spiegazioni, dico “ma che ca… ci stai a fare? hai visto cos’hanno fatto?” Non lo pago, lui non prova nemmeno a chiedere, capisce,

E’ handicappato ma capisce,  dice che sono stati i neri, l’ hanno fatto altre volte, con altre auto.  Vado via senza salutarlo, lo pago con uno sguardo cattivo, non contribuirò più alle sue ” consumazioni”. Sono incazzato, non ho una polizza cristalli.

Torno a casa, l’aria fredda  entra dal finestrino,  nascono  cellule xenofobe nel mio cervello. Le cellule aumentano quando i tecnici carglass mi comunicano il preventivo: 200 euri.  Mi viene un dubbio :  se Calderoli avesse ragione? Le cellule aumentano, guardo ” l’ Infedele” di Gad Lerner: non mi aiuta. Penso ai film sull’integrazione razziale: nessun effetto.

Qualche giorno dopo, il dubbio passa. Calderoli ha convinto Raffaele Lombardo, si, Raffaele Lombardo , il governatore della Sicilia, e allora non può avere ragione.  Le cellule xenofobe spariscono, non c’era chemioterapia migliore.

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