Tra i rischi che corrono i cittadini italiani che non intendono uniformarsi alle norme dettate dal Vaticano, c’è anche quello di finire inquisiti dal “braccio secolare” rappresentato dai magistrati di stretta osservanza clericale.
È quanto sta accadendo al dottor Mario Riccio, l’anestesista che ha interrotto la ventilazione meccanica a Welby.
Il Gip di Roma Renato La Viola, ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata il 6 marzo dal sostituto procuratore Gustavo de Marinis e controfirmata dal procuratore capo di Roma, Giovanni Ferrara, entrambi laici e quindi non proni alle pressioni clericali.
Questo episodio deve suonare come campanello d’allarme per chiunque sia laico, ateo, omosessuale, razionalista, e si trovi ad aver a che fare con la giustizia: le “toghe vaticane” lo giudicheranno anche col metro dei loro pregiudizi religiosi.
Confortati anche dal crocifisso che campeggia nelle aule giudiziarie italiane.