DUE FEMMINE SI BACIANO CARABINIERE SI TURBA

“La sera del 19 dicembre, nel piazzale antistante la stazione di Acilia (tratto Roma-Lido), G. ha salutato la sua amica con un bacio sulle labbra, in un’area chiaramente visibile dalle telecamere di sorveglianza. Un carabiniere in servizio che si trovava dietro ai tornelli, a circa cento metri, combattuto tra un arrapamento che premeva all’interno della patta dei pantaloni dell’onorata divisa, e il senso di colpa derivante dalla sua educazione di stampo cattolico sessuofobico, si è avvicinato alle due ragazze urlando loro di spostarsi, e ricordandosi dei precetti fascisti sul ruolo della donna ha gridato, in preda ad una crisi isterica che era “uno schifo e una vergogna”, in quanto “due femmine certe cose è meglio che le vanno a fare di nascosto”.
“Alla richiesta di una delle ragazze di motivare quel comportamento, il carabiniere ha reagito chiedendo i documenti alle ragazze e trattenendole per circa venti minuti minacciandole di denunciarle per atti osceni in luogo pubblico avvertendole: “Ormai so chi siete”.
Quando ha finito il suo turno di servizio il carabiniere, appena possibile si è recato in chiesa a chiedere perdono per l’erezione avuta alla vista delle due ragazze che si baciavano e ha intonato una preghiera per l’anima del Duce che, ci fosse ancora, tanto farebbe per preservare i buoni costumi dell’italica razza.

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